



Nel corso degli ultimi sei anni che abbiamo fatto educazione parentale, ho potuto notare come la maggior parte delle famiglie che conosciamo non avrebbero passato il primo anno di Homeschooling senza un gruppo di sostegno. Oggi mi ritrovo ancora più attiva che all’inizio della nostra avventura, proprio perché le gite, gli eventi informativi, le visite ai musei sono importanti per noi veterani tanto quanto per i principianti.
Perché è fondamentale mettersi in Rete quando si è all’inizio di questo meraviglioso percorso?
Sostegno
Quando s’inizia a parlare di homeschooling, è fortemente probabile che gli amici, i nonni e gli altri membri della famiglia vi dicano che siete assolutamente folli.
È quindi necessario avere il sostegno e l’incoraggiamento di chi sa che non siete pazzi, e soprattutto che non verrete arrestati per evasione scolastica. Soprattutto i mariti hanno necessità di conoscere persone che hanno percorso questo cammino e che posso dimostrare che gli homeschooler non sono dei disadattati nella società odierna.
Possibilità di Socializzare
Anche se gli homeschooler fanno spesso parte di gruppi che svolgono attività pomeridiane: scout, sport, danza, teatro, cucito, ammetiamolo: le mattine talvolta sono lunghe da far passare. Mamma e papà hanno la possibilità di giocare a Forza4 o rubamazzetto fino a un certo punto ed è quindi bello sapere che si è parte di una rete più ampia che organizza eventi o semplicemente occasioni di gioco/apprendimento regolari e in orario scolastico
Sottolineo inoltre che il bisogno di “socializzare” non è solo del bambino, ma può essere ancora di più una necessità del genitore. Dopo aver dato l’ennesima spiegazione sul fatto che “è legale non mandare a scuola i propri figli” al cassiere di turno al super, stare in compagnia di chi ti capisce è una necessità.
Esperienza
Aderendo a un gruppo organizzato vi sarà più semplice orientarvi nella comprensione dei vostri diritti e doveri verso le istituzioni, capire cosa significa “disintossicarsi dalla scuola”, trovare le risposte giuste quando i dirigenti scolastici mettono in discussione la vostra scelta educativa, o ancora districarvi tra i programmi accademici.
Perché i gruppi di sostegno sono importanti anche per le famiglie di homeschoolers veterani?
Perché abbiamo tutti bisogno di sentirci dire che le giornate difficili passeranno, che il bambino imparerà a leggere, che la matematica non è poi così difficile da insegnare, che i ragazzi apprendono anche quando stanno per ore sull’iPad e che si… Ci vuole veramente una grande pazienza!
Perché i nostri figli più piccoli hanno bisogno di avere le stesse opportunità che abbiamo offerto ai ragazzi ora cresciuti che ci seguivano quando eravamo alle prime scoperte. Anche se siete stati alla stessa gita già una volta, magari vale la pena tornare, per dare l’opportunità alla sorellina minore di godersi appieno l’esperienza ora che è più grande.
In realtà questi non sono i motivi principali.
Molti mi chiedono come mai vado avanti nella mia missione di divulgazione dell’apprendimento naturale anche se oramai non ho necessità di attingere da altri e i miei figli hanno già un giro di amicizie.
Questo succede perché anche se può essere che io non abbia più bisogno di sostegno, so che la nostra rete nazionale ha bisogno di sostegno, ha bisogno di me e di voi veterani per andare avanti energicamente.
Dove sareste ora se non aveste avuto il supporto di una guida, di un gruppo di mamme o papà che stava passando i vostri stessi problemi, di qualcuno a cui fare la centesima domanda per ricevere l’ennesima rassicurazione? A me sarebbe piaciuto molto avere un gruppo di sostegno quando, piena di domande, mi sono avvicinata all’educazione parentale.
E’ giusto che ognuno si responsabilizzi, che le nuove famiglie organizzino eventi e offrano aiuto, ma è anche fondamentale che quelli che sono carichi di esperienza la condividano fino in fondo.
Mi piace sempre ricordare la frase di Audrey Hepburn:
“
Ricordati, se mai dovessi aver bisogno di una mano che ti aiuti, che ne troverai una alla fine del tuo braccio. Nel diventare più maturo scoprirai che hai due mani. Una per aiutare te stesso, l’altra per aiutare gli altri”.
Dopo il verbo “amare” il verbo “aiutare” è il più bello del mondo.
Il Network Nazionale Italiano Educazione Parentale
vi aspetta, con tante possibilità.
Aderendo avrete a disposizione:
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